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Corso preparto di scrittura, le future mamme raccontano la gravidanza

Scrivere in gravidanza è come farsi un regalo, ogni parola una sorpresa. Il corso preparto di scrittura è uno spazio che la futura mamma si ritaglia per mettere a fuoco tutto ciò che di straordinario sta succedendo a lei e tutto intorno. Nove mesi decisamente fuori dal comune valgono o non valgono uno scritto tutto tuo, mamma? Quando ho progettato il corso di scrittura per future mamme ho preso spunto dalle esperienze di scrittura autobiografica che ho fatto durante i corsi che tengo da qualche anno. Quante storie sono venute fuori dagli incontri, quante vite raccontate e scritte. Raccontare di...
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Come sopravvivere alle partite di calcio

Come sopravvivere alle partite di calcio? Ecco un modo. Domenica mattina sulla tribuna di un campo sportivo di provincia, dove sta giovando uno dei figli. E’ il calcio dei ragazzini, le categorie giovanili come si dice nell’ambiente. Come al solito un gruppetto di genitori a seguire la partita e anche stavolta la divisione con i babbi da una parte e le mamme da un’altra; alcuni invece si mischiano. Chi ha figli lo sa: gli appuntamenti con lo sport segnano il tempo dei genitori in ogni finesettimana tra settembre e giugno. La partita del piccolo, la partita del grande, la partita...
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La parità secondo i bambini, l’amore secondo tutti.

La parità, vi racconto, in uno zainetto fuori da scuola. E poi vi racconto l’amore, in macchina fuori da un bar.   Davanti alla scuola elementare il cancello sul cortile è ancora chiuso, mancano due minuti alla campanella e all’uscita dei bambini. Sonia è arrivata con Matteo, 4 anni, ad aspettare sua figlia Marta che frequenta la terza elementare. Lo squillo forte e prolungato, il portone che si spalanca, la custode con il passo lento. Quando i bambini escono da scuola il sorriso dei loro occhi è qualcosa che rassicura: ancora noi. Sonia allarga i lacci dello zaino e lo...
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Le nobelesse

Come si chiamano quattro donne che vincono il Nobel? Nobelesse è altro dalle dottoresse o dalle professoresse. E’ una dimensione che diventa condizione, è l’obiettivo che si fa traguardo, la competenza che s’innalza a insegnamento. Le nobelesse. Invece di un titolo accademico è una carezza delle parole. Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna per la chimica, Andrea Ghez per la fisica e Louise Gluck per la letteratura, con il Nobel hanno ottenuto il massimo riconoscimento, quello che l’Accademia di Svezia assegna a studiosi e personalità di tutto il mondo, stelle più brillanti delle altre nei firmamenti delle nostre stressatissime vite...
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Di famiglie, ripartenza economica e niente scuola

che si fa? La scuola a maggio non riapre, manca la decisione del governo ma le parole della ministra per ora dicono questo: scuola a settembre. Davvero? Proprio la scuola? Ci spiegano che è per non vanificare gli sforzi fatti contro il virus Covid19, che si tratterebbe di poche settimane ancora di lezioni e che nel frattempo si sostengono studenti e docenti nella didattica a distanza. Okay, ho capito. E le mamme? E le mamme che lavorano sia a casa che fuori? E i padri? E le famiglie? Ho domande che stanno ballando un rock acrobatico in testa. Faccio due...
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Ossigeno per gli amori a distanza

Uno qui e uno là, che fanno gli amori a distanza? Ai tempi del virus che ci ha chiuso a chiave la porta di casa, l’amore si congela e lievita. Due opposti, il freddo e il tepore. L’uno conserva, l’altro coccola. L’urgenza è di sovrapporre le parole ai chilometri, messaggi che si allungano da me fino a te, e viceversa. Parole per dire tutto l’amore che provo, anche se una malattia, il contagio, i decreti, le mascherine, la paura… Le parole sono ossigeno a rilascio prolungato, si respirano subito e vanno in circolo col tempo. In questi giorni di lunghe...
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Scuole chiuse, le relazioni non passano da internet

Didattica a distanza oppure scuola in casa. Da qualche giorno provo a ragionare sul significato di queste due espressioni nel tentativo di trovare il modo più opportuno di definire quello che sta succedendo in casa mia e nelle case di tutti coloro che hanno figli-studenti, dai piccolissimi ai più grandi. Il virus con la coroncina rossa, quel figlio d’un cane del virus – come direbbero i più veraci delle mie campagne toscane – ha costretto a chiudere anche le scuole e i figli, dopo i primi giorni di scodinzolamento per l’inaspettata libertà, hanno cominciato a fare i conti con una...
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Fragilità e forze, tutto al microscopio

Cosa si vede al microscopio se sul vetrino mettiamo la nostra vita? Fragilità e forze ingrandite cento, mille volte. Come se fossero molecole da analizzare. Salute, famiglia, casa, lavoro, relazioni, programmi, hobby, svaghi, viaggi, tutto in questo periodo è sotto una lente potentissima. Costretti da un virus nuovo e insidioso, ci hanno chiuso il mondo. E nella solitudine, come al buio, i pensieri raddoppiano, triplicano, si percepiscono fino sulla pelle, nell’anima. Scoprire le nostre fragilità può non essere un’esperienza positiva, riuscire a scovare le nostre forze in questo periodo può essere molto complicato. Ci serve un aiuto e arriva dalla...
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Orrore e bellezza, gli occhi sulla nostra epoca

Orrore e bellezza, questo ho visto, questo ho provato guardando scorrere il film. Finché l’inquinamento, il cambiamento del clima e l’uso selvaggio delle risorse ambientali non diventano questioni di cuore, la rotta non s’inverte. E i risultati restano poco più che discorsi. Dopo aver visto “Antropocène”, sono uscita dal cinema con una convinzione: finché non troviamo una spinta emozionale, di cuore appunto, e sentiamo la necessità di soddisfare almeno un bisogno, la questione del delirio ambientale della nostra epoca non cambia. Zero, nulla. Che c’azzecca questo con la grande economia, con gli interessi stramilionari di mezzo mondo, con i consumi...
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Le parole aiutano a scacciare la paura

Le parole scavano strade e ci portano in territori impensati che non avevamo previsto né immaginato. Quali parole? Le nostre, quelle che scriviamo in un momento qualsiasi. Anche poche, su un foglio, in un messaggio, tra la gente o nel chiuso di un ufficio. Le parole nostre, quelle che leggiamo. La forza delle parole riesce a sfuggire al nostro controllo, va oltre la ragione. Meglio saperlo. L’ennesima conferma l’ho avuta dai bambini alle prese con la paura del lupo. Paura, agli adulti dice qualcosa? Ci sta, lo sappiamo che anche noi grandi a volte abbiamo paura.   Lavorando con le...
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Una storia d’amore nata sulla spiaggia

Vi racconto una storia d’amore nata sulla spiaggia. Nata per davvero, nel senso più essenziale del termine, dell’avvio, l’inizio. Toscana, estate, lungomare della Versilia. Quando ho conosciuto i due protagonisti, la storia che sto per dirvi era cominciata da una trentina di giorni. Siamo al Jova Beach Party, la mega-colorata-baldoriosa festa che Jovanotti ha portato in giro per l’Italia. Secondo appuntamento toscano, quello di Viareggio. Il primo concertone in riva al mare c’era stato esattamente un mese prima, ma è dell’altro che vi racconto, il secondo Jova beach party nella mia regione. Il tempo, in questa storia, ha il suo...
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Le copertine dei libri da grandi raccontate ai bambini

Che si fa quando la famiglia va in libreria, tutti insieme, piccoli e grandi?Da una parte scaffali di narrativa per i grandi e dall’altra ripiani con storie di maghi, streghe e mostri vari. Libreria per gli adulti e libreria per bambini.  Si sta divisi? Separati? Anche no. Prendete le copertine dei libri. Vi stupiranno!   Durante gli eventi nelle librerie, quando vado a conoscere lettori e librai e a presentare il mio libro, ho voglia di stare e parlare con tutti, gli adulti e i bambini. Si vede subito chiaramente che bisogna fare qualcosa per metterli insieme, quelli che cercano...
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Insegnare scrittura nelle scuole

Scrivere è andare controvento e imparare a scrivere è costruire il nostro cammino di libertà. Provo a dirlo ogni volta che mi capita di stare con gli studenti, con i ragazzini delle scuole superiori a parlare di libri e scrittura. Tra i miei sogni c’è anche quello di leggere prima o poi sul giornale che la materia-scrittura è stata introdotta nei piani di studio delle scuole, magari in un triennio della scuola secondaria. Si può studiare scrittura? Sì. È possibile farlo tra i banchi di scuola? Dipende. La scrittura è una materia tradizionale? No. Cominciamo dal fondo, dall’ultima domanda che...
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E quando scrivi? Riflessioni sul tempo per scrivere

Quando scrivi?Il tempo per scrivere è misterioso come un libro giallo, è un rebus. Il tempo per scrivere è affascinante come la strada che porta alla prossima mèta. Il tempo per scrivere è una sfida. Come possiamo affrontarla? Come tutte le sfide: si affronta con l’attrezzatura giusta.   Nessuno di noi ha intenzione di fare una partita a ping-pong a mani nude, senza la racchetta. E nessuno si mette a scattare foto ai tramonti sul mare d’estate senza una macchina fotografica o almeno uno smartphone in mano. Senza pochi ma fondamentali attrezzi un’attività qualsiasi non si riesce a fare. E...
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Un libro e il legame con i lettori

Cara lettrice e caro lettore, questo libro è per voi. “Alzati e corri, direttora” (Mondadori) è il mio romanzo giallo, in libreria dal 2 aprile 2019. Mi sono divertita a scrivere, a inventare i personaggi, a raccontare la storia e l’ambiente in cui si svolge. C’è Elsa Guidi che dirige un giornale, ci sono i suoi cronisti, la famiglia, una passione forte per la corsa, e poi le città toscane, i fatti, le storie da raccontare. Capita fra le mani un caso ingarbugliato, poco chiaro. E’ successo qualcosa che il naso della direttora fiuta come una faccenda da approfondire e...
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Tutti la chiamavano Ari

Uno Sai quelle cose che ti dicono e ti lasciano strana… “Hai saputo niente di Ariella?” mi ha chiesto Maurizio che ho ritrovato dopo anni per caso in un bar a Pisa. “Ariella?”. Il nome sì, Ariella…, ma lei, la faccia… chissà se la riconoscerei. “Stava sotto di noi quando abitavamo in via Gobbini”. “Ho capito, ho capito… Ariella, figurati… aveva un bimbo piccolo, grasso, enorme, pesava più di lei”. “Aveva pure due tettone che pesavano tanto”. “Maurizio, sei sempre il solito. Comunque sono passati diciassette anni da quando stavo in via Gobbini e Ariella non l’ho mai più vista”....
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A Pisa il Capodanno si festeggia anche il 25 marzo

Capodanno due volte nell’arco di dodici mesi, festeggiamenti doppi, un raggio di sole a ricordare che tutto comincia con la luce. Amanti delle stravaganze o radicati nella storia, i pisani si danno la possibilità di festeggiare l’inizio dell’anno anche ogni 25 marzo. Quel giorno, vicino all’equinozio di primavera, si chiama Capodanno Pisano e segna l’inizio di nuovo anno così come stabilì l’antico calendario rimasto in vigore dal XII secolo e per oltre cinquecento anni.Fuochi d’artificio sparati dalle imbarcazioni sull’Arno, rievocazioni storiche nello splendore di piazza dei Miracoli e piazza dei Cavalieri, spettacoli d’arte varia, menù a tema nei locali della...
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Pisa dei misteri e delle storie curiose con la comunità degli Instagramers

Su Instagram racconto storie e luoghi misteriosi, anche insoliti, magari sorprendenti di Pisa e provincia. E’ partito con #IgersPisa il mio #pisamisteriosa, un racconto con immagini e parole di aneddoti e aspetti inconsueti, qualcosa che possa fare esclamare “Senti lì, oh…!”. Con ironia, s’intende, e #conleparole che è il mio hashtag sui social ed è pure il mio motto. Quelli della community pisana oltre che postare ogni giorno scatti belli, evocativi ed emozionanti giocano un po’ anche con il linguaggio delle zone di appartenenza. Tra tutti, segnalo quel “biNbi” con cui si chiamano nei post e spesso è proprio l’attacco...
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L’entusiasmo consente di farcela

A proposito di donne. Durante un incontro di lettori, in cui parlavamo di libri con protagoniste donne, a un certo punto si è fatto un cerchio in cui ciascuno doveva scrivere una prerogativa femminile che fosse una risorsa. Poi a voce si dava la motivazione. Ho scritto “entusiasmo”. L’entusiasmo non fa curriculum, eppure è una forza che aiuta a tenersi stretta la vita. Una madre lo sa.   L’entusiasmo… che può chiamarsi anche volontà, passione, voglia di esserci, correre nonostante la stanchezza, sorridere anche quando si farebbe prima a stare imbronciate. L’entusiasmo è la grandezza delle madri, penso tante volte...
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I gruppi di lettura fonti di benessere, amicizie e tante storie

Attenzione: se partecipate a gruppi e circoli di lettura, potreste scoprire che è ganzo. Con la scusa di leggere un libro e commentarlo insieme, si diventa amici da subito. Prima di persona e poi, ma solo poi, anche sui social. Agli appassionati di lettura, a chi si regala il piacere di una storia, dico di dare un’occhiata ai gruppi di lettura più vicini. Di solito nascono da una biblioteca pubblica oppure da una libreria. Fatevi avanti, andate, presentatevi, chiedete giorno e ora del prossimo appuntamento e via, buttatevi. Come funzionano? I circoli di lettura – qualcuno li chiama gruppi di...
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Un racconto da leggere. Dopo diciott’anni scopre di essere stata adottata…

Ho scritto un racconto che parla di un’adozione tenuta nascosta per diciotto anni.  S’intitola “Un’altra lei”. Eccolo qui. Anche se avesse un neo sul labbro o fosse più bassa di uno sgabello. Anche se avesse i capelli talmente grassi da rendere dura la vita alle lendini, non m’importerebbe niente. Sento che è arrivato il momento di andarle incontro. “Taniaaaaaaa”. Perché quando mi chiama tiene la “a” lunga come il finale di un quattro quarti andante? “Arrivo” rispondo sottovoce. La carta fotografica quando invecchia è bastarda perché perde un po’ di lucido e appiccica gli anni sulla faccia della gente. Mentre...
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L’abito non basta, parola di supereroi

Il coraggio di osare, di mettersi in altri panni, è una prova con se stessi. Un po’ come scrivere. E non è solo una questione travestimento. E’ lasciarsi abitare dall’anima, dall’essenza, avere testa e cuore di quel “qualcuno”. Essere è diverso da mostrarsi, farsi vedere. Chi è disposto a lasciarsi attraversare da un’apparenza? Facendo un giretto nella bellissima Lucca nei giorni di Comics and Games, questi pensieri vengono addosso in ogni via, in ogni piazza, a ogni angolo della città. Si cammina in mezzo a persone che vestono i panni di supereroi, personaggi dei cartoni, o della protagonista di un...
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Il linguaggio toscano è pure rispettoso e snello

Parlare con qualcuno e raccontare un po’ di tutto senza essere troppo invadenti o prolissi: è questa l’essenza del modo di dire toscano E compagnia bella. Ed è pure lo spirito di questa rubrica che si apre nel mio spazio web: il piacere di raccontare un fatto accaduto, condividere un pensiero, riportare quello che curiosità e sguardo hanno catturato in giro evitando zavorre di parole, appesantimenti che spengono la lettura. E compagnia bella si traduce con “eccetera eccetera”, oppure “e via dicendo”, “e così via”. Quando si usa questa espressione si sottintende che su un certo argomento ci sia molto...
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Scrivere è tracciare una retta che tende all’infinito

Ad un certo punto ci si accorge che la nostra storia personale contiene tante storie, noi siamo anche pezzi di vita delle persone con cui viviamo, di quelli che incontriamo sulla nostra strada, di chi abbiamo conosciuto e poi perso di vista. Chi scrive intreccia storie e ne costruisce altre, sempre nuove. Scrivere è unire i puntini per tracciare una linea. Che può tendere all’infinito. A queste parole ho messo anche un vestito fatto di immagini. Nella photogallery potete vedere il video.
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La scrittura senza peso è un segreto di felicità

Trovare precisione e leggerezza nelle parole di tutti i giorni e nei racconti che leggiamo e nei romanzi che teniamo sul comodino e nei post sui social, ovunque, trovare precisione e leggerezza è un segreto di felicità. In un libro o in una conversazione o in un post, inseguiamo parole precise e leggere e otterremo un risultato appagante, così come predisporsi all’ascolto e tenersi pronti a cogliere l’essenza della leggerezza. Attenzione: la scrittura leggera può dare felicità E’ una questione che riguarda tutte e due le parti che stanno di qui e di là dalle parole: chi le scrive e...
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